5 miti sul CBD sfatati da specialisti e medici

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Il CBD è uno degli oltre 100 composti naturali presenti nella pianta di cannabis. Si trova in grande quantità nella canapa, una pianta strettamente correlata alla marijuana.

Sia il THC che il CBD sono cannabinoidi. Per chiarire la differenza tra i due: il THC, che sta per tetraidrocannabinolo (spesso riferito come Delta-9-Tetraidrocannabinolo), è una molecola presente nella cannabis e nota come il principale ingrediente psicoattivo che provoca lo stato di “sballo”. Il CBD, pur essendo chimicamente simile al THC, non ha effetti psicoattivi.

La popolarità del CBD è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, poiché molte persone lo utilizzano per vari benefici legati al benessere, come migliorare il sonno, promuovere la calma, migliorare l’umore e alleviare il dolore. Il CBD è disponibile in molte forme diverse, tra cui olio, fiori, caramelle gommose, cartucce per vaporizzatori, prodotti topici, saponi, prodotti da bagno, inalatori e persino prodotti per animali domestici.

Oggi vediamo alcuni miti e fraintendimenti comuni sul CBD e forniremo le informazioni necessarie per prendere decisioni consapevoli a riguardo.

Il CBD fa sballare

Il malinteso più comune è che il CBD provochi lo stesso “sballo” del THC. Questo non è vero.

Il CBD può indurre una sensazione di rilassamento, ridurre l’ansia e migliorare l’umore, ma questo non è paragonabile allo stato di “sballo”. In una società dove molte persone sono costantemente stressate, è facile confondere il sollievo dall’ansia con gli effetti “alti” del THC.

Negli anni ’60 si scoprì che, a differenza del THC, il CBD non è un cannabinoide psicoattivo. La psicoattività del THC provoca euforia e può temporaneamente compromettere chi non è abituato ai suoi effetti. Al contrario, il CBD non è psicoattivo e non provoca alcuno “sballo”.

Numerosi studi confermano la non psicoattività del CBD. Ad esempio, uno studio pubblicato nel maggio 2022 sul Journal of Psychopharmacology ha rilevato che dosi di 15 mg, 300 mg o 1500 mg di olio di CBD non causano intossicazione né compromettono le capacità cognitive o di guida.

Il CBD è illegale

Il CBD non è illegale in molte parti del mondo, purché sia estratto da varietà di canapa con contenuto di THC inferiore a una certa soglia stabilita dalla legge.

Tuttavia, le leggi sul CBD possono variare notevolmente da un paese all’altro e anche all’interno degli Stati federati. È sempre importante verificare le leggi locali prima di acquistare o utilizzare il CBD per assicurarsi di essere in conformità con la normativa vigente.

Il CBD crea dipendenza

Un altro mito comune è che il CBD crei dipendenza. Sebbene il CBD possa provenire dalla pianta di canapa o di marijuana, non è considerato un composto che crea dipendenza.

La dipendenza si definisce come l’incapacità di controllare l’uso di una sostanza o di fare qualcosa al punto che diventa dannoso per la persona, i suoi cari o l’ambiente. Una persona dipendente non riesce a smettere di pensare alla sostanza o di usarla. Il CBD non rientra in questa categoria, contrariamente a sostanze come alcol, nicotina, cocaina, metanfetamine e oppioidi.

Secondo un rapporto del 2018 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “non ci sono segnalazioni di casi di abuso o dipendenza relativi all’uso di CBD puro” e “non ci sono problemi di salute pubblica legati al suo uso” come la guida sotto effetto del CBD.

Il CBD è solo per uso medico

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è necessario avere una diagnosi medica o essere un paziente che usa marijuana terapeutica per utilizzare il CBD derivato dalla canapa. Molte persone usano il CBD per migliorare il sonno, ridurre l’ansia occasionale e alleviare il dolore.

C’è una crescente tendenza all’uso del CBD per il benessere generale. Ad esempio, se il CBD può aiutare qualcuno a dormire due ore in più, questo può migliorare significativamente la percezione del dolore, l’agilità mentale, l’irritabilità e l’umore complessivo. Il CBD può migliorare la qualità della vita semplicemente migliorando la qualità del sonno.

Tutti i prodotti CBD sono uguali

Un altro malinteso comune è che tutti i prodotti CBD abbiano la stessa qualità, ma non tutti i prodotti CBD sono uguali.

Negli ultimi anni, molte aziende di CBD sono apparse sul mercato. Può essere difficile distinguere tra quelle che vogliono solo fare soldi e quelle che vogliono davvero aiutare. È consigliato scegliere un’azienda che dimostri impegno per la trasparenza, mostrando i risultati di laboratorio e i certificati di analisi (COA).

È importante comprendere la qualità e l’origine di qualsiasi prodotto CBD scelto, assicurandosi che sia testato da terze parti. Questo è importante perché molti prodotti di bassa qualità possono contenere fosfati organici, pesticidi, metalli pesanti e altri ingredienti dannosi. Ricordate che la canapa è una pianta coltivata nel terreno, quindi è essenziale conoscere la qualità del terreno. Anche le piante idroponiche richiedono fertilizzanti, quindi è importante sapere cosa non si sta introducendo nel corpo esaminando i risultati di laboratorio.

È sempre una buona idea fare ricerche personali. Visitate il sito web di un’azienda di CBD e verificate se offrono risorse educative sul CBD per prendere decisioni informate. Un’azienda seria mette l’educazione in primo piano. Verificate anche se hanno un servizio clienti disponibile per rispondere alle vostre domande.

Evitate le aziende che promettono cure miracolose o fanno affermazioni esagerate. Scegliete un’azienda che utilizza canapa biologica e metodi di estrazione con CO2. Controllate sempre i certificati di analisi specifici del lotto e leggete le recensioni online, sia positive che negative. Se avete la fortuna di conoscere un medico, un operatore sanitario o un farmacista esperto in CBD, chiedete loro un parere.

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